Comune di Costigliole d'Asti

Toponimi come “Burio”, dall’insediamento pre-romano dei Liguri Euburiati, la piroga preistorica e la stele romana rinvenute presso il Tanaro testimoniano un passato antichissimo. “Costiliolae cum castellis” è citata per la prima volta nel 1041 quando l’imperatore Enrico III conferma a Pietro, vescovo di Asti, questo possedimento. Costigliole, appartiene per alcuni secoli ad Asti, potente Comune che concede, nel 1198, la cittadinanza astese a questa comunità.

La miniatura del Codex Astensis, che decora questo atto di fedeltà, propone la prima raffigurazione del castello.
Il libero Comune fa di Costigliole un centro per la lotta contro l’importantissimo feudo di Loreto e i suoi signori, detti Lancia, forse perché fedeli lanciferi degli Imperatori svevi e discendenti di Aleramo, fondatore del Monferrato.
L’alleanza di questa famiglia con l’impero si rinsalda, inoltre, grazie all’unione di Federico II con Bianca Lancia, da cui nasce Manfredi. Alla morte dell’imperatore, per Asti giunge il momento dell’attacco definitivo.
Il Comune infatti, retto da famiglie di mercanti e banchieri, non sopporta le interferenze dei Lancia su una delle più importanti vie del tempo che si snoda anche attraverso i loro territori. Così, nel 1255, Asti distrugge Loreto e i suoi abitanti sono costretti a riparare a Costigliole.

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