Il concetto di sacralità dei luoghi percorre la vicenda antropologica e culturlae di tutto il territorio di Costigliole d'Asti, con una continuità che prende avvio dagli albori della storia e giunge fino ai tempi attuali. Accade così che le testimonianze materiali di essa esprimano anche la vera anima della gente.
A lato del Castelli, la Chiesa Parrocchiale, del 1816, merita una visita attenta per ammirare gli affresci delle navate e della volta e le tele di quattro cappelle laterali, opere di Lorenzo Peretti.
L'altare maggiore e la ricca cornice marmorea della Pala, raffigurante la patrona "Madonna di Loreto" di Prospero Clori, della scuola del Conca, sono stati realizzati su disegno di Filippo Juvarra. Essi ricalcano gli stemmi delle due famiglie confeudatarie, gli Asinari e i Verasis, che donarono importanti opere d'arte alla Chiesa Parrocchiale e alle due Confraternite di San Gerolamo e della Misericordis, situate nella sottostante Rocca Medioevale.
Il patrimonio artistico sacro costigliolese si è andato formando tra il XVII e il XX secolo anche grazie ad acquisti e donazioni da parte di Compagnie religiose, delle Confraternite, di parroci e cittadini.
Per valorizzarlo degnamente, nella Chiesa della Confraternita di S.Gerolamo detta anche Battuti Bianchi è allestito il Museo "Arte Sacra", primo esempio in provincia di Asti: esso rappresenta il progetto più importante dell'Associazione "Confraternita di San Girolamo" istituita nel 1997 con lo scopo di recuperare e salvaguardare il patrimonio artistico e storico del territorio comunale.
L'itinerario propone alcuni esempi del cospicuo patrimonio sacro, ma la chiesa, imponente e maestosa, caratterizzata dallo svettante campanile in stile barocco, presenta tratti architettonici raffinati e arredi di fattura pregevole che costituiscono essi stessi parte del museo.